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Sa Die de sa Sardigna
 
Notizia del 30/03/2012
 
Sa Die de sa Sardigna
 
Progetto artistico - culturale rivolto agli alunni, ai docenti e ai genitori degli alunni delle scuole dell'obbligo di Tortolì e ai cittadini nell'ambito delle iniziative dedicate alla celebrazione per Sa Die de sa Sardigna
 

INTRODUZIONE STORICA
Alla vigilia della Rivoluzione Francese la Sardegna non aveva superato la sua triste condizione di stato feudale: erano scoppiate numerose sommosse popolari che si prefiggevano di moderare l’oppressione dei feudatari e le prepotenze dei funzionari piemontesi. Custas batallas no fìant dèpias a chistionis pòliticas ma poita sa genti fiat morend’ ‘e fàmini! Nel 1793 la Francia repubblicana decretò l’occupazione militare della nostra isola, considerata “la fertilità del suolo, la ricchezza delle miniere e la moltitudine dei porti”. A pochi giorni dall’esecuzione di Luigi XVI, una flotta francese occupa le isole di S. Pietro e di S. Antioco, quindi fa vela su Cagliari, la bombarda e tenta di sbarcare 5000 soldati su Quartu: sono però gli stessi Sardi a ributtare gli invasori in mare, guidati da Gerolamo Pitzolo e Vincenzo Sulis. Contemporaneamente, un’altra flotta si presenta di fronte all’Arcipelago della Maddalena: sotto la direzione del giovane tenente colonnello Napoleone Bonaparte, i francesi cannoneggiano il paese con estrema precisione. Anche questa volta intervengono i miliziani sardi: guidati dal giovane artigliere Domenico Millelire, volgono gli assalitori in precipitosa fuga. E’ una delle rare sconfitte del futuro Napoleone e a Domenico Millelire viene conferita la prima medaglia al valor militare nella storia della nostra Marina. Consapevoli di aver liberato la propria terra da quello che ritenevano un pericolo, i Sardi attesero fiduciosi la riconoscenza del re e del governo piemontese ma non ottennero che le briciole e fu così che si ribellarono, presentando al re Cinque Domande:
1) Convocazione del Parlamento (che non si riuniva dal 1698!);
2) Conferma dei privilegi al clero e ai baroni feudali;
3) Riserva esclusiva ai Sardi degli impieghi civili e militari nell’isola;
4) Istituzione a Torino di un Ufficio per gli Affari sardi;
5) Istituzione a Cagliari di un Consiglio di Stato che assistesse e controllasse il Viceré.
No est chi fèssimus domandendi su celu: si chiedeva più attenzione alle esigenze dei Sardi ma Vittorio Amedeo III non accolse le loro richieste! Per tutta risposta, Gerolamo Pitzolo, Vincenzo Sulis e Giovanni Maria Angioy, un avvocato di Bono che si era distinto nella resistenza contro l’assalto francese, incitano i Sardi alla rivolta: questa esplode il 28 aprile 1794, s’annu de s’acciappa, e dilaga in tutta l’isola fino a che l’ultimo piemontese, compreso il viceré, viene cacciato via. L’inno composto dal giudice di Ozieri Francesco Ignazio Mannu ci fa comprendere il risentimento che animava gli isolani nei confronti dei Piemontesi:“Su patriotu sardu a sos feudatarios” è un “canto di protesta” antifeudale, oggi meglio conosciuto come “Procurade e Moderare”. La reazione del governo piemontese non tarda a giungere e può riassumersi in tre parole: rappresaglie, processi, impiccagioni. Oltre il mare, intanto, la storia andava avanti: nel 1799 le armate della Repubblica Francese invasero il Piemonte e l’isola era ormai pacificata. Restava irrisolto, comunque, uno dei maggiori problemi dell’isola, la struttura feudale, che vessava le popolazioni con tasse di ogni genere. Po su populu no fiat cambiau nudda, is unus e is atrus sighìant a campài a pitzus de su traballu de sa pobora genti. Attraverso il percorso storico, narrativo e musicale “PO NO S’ISCARESCI SA STORIA DE SA SARDIGNA”, che il giorno 4 aprile 2012 verrà rivolto alla popolazione scolastica di Tortolì, verranno esposti i momenti più significativi della vicenda che nel 1794 ha segnato la Sardegna.

Prof.ssa Giuseppina Fanti

 

TORTOLI’
MERCOLEDI’ 4 APRILE 2012

Teatro Comunale

PROGRAMMA

Ore 09.30/11.00
Saluti

Ore 09.40/11.10
“PO NO S’ISCARESCI SA STORIA DE SA SARDIGNA”
Percorso storico, narrativo e musicale
Introduzione storica
Giuseppina Fanti
Esecutori
Gruppo Cameristico “Ensemble Porrino” di Elmas
Tenore e Maestro Direttore: Ignazio Perra
Tromba: Laura Cocco
Corno: Salvatore Svezia
Pianoforte: Pasquale Perra
Drammaturgia e voce recitante: Fabio Pisu

Approfondimento e interventi


1a rappresentazione ore 09.30 - 2a rappresentazione ore 11.00

Gli alunni coinvolti nell’iniziativa saranno protagonisti
anche in modo interattivo attraverso l’interpretazione di alcuni fra i brani in programma

 

 

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