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Chiesa di San Lussorio

San Lussorio

La chiesetta campestre di San Lussorio si trova a Tortolì, nell’omonima località, a poca distanza dal mare. Secondo una tradizione locale questa sarebbe stata l’antica parrocchia del paese, quando il suo centro si trovava vicino al mare, per poi trasferirsi successivamente più all’interno a causa delle incursioni barbaresche.
Il culto di San Lussorio viene messo in relazione con Selargius, dove esiste una antica Chiesa, in stile romanico del secolo XVIII°, e fa pensare all’esistenza di intensi rapporti di tipo commerciale fra i due centri.
La chiesetta ha subito diversi restauri, nel 1902 è stato rafforzato l’arco del presbiterio che stava per cedere. L’edificio attuale rivela un impianto cinquecentesco, con caratteristiche aragonesi riproponendo il classico modello delle chiese campestri a pianta rettangolare e navata unica, il tetto è realizzato in tegole sarde posate su un incanicciato retto da travetti in legno, su tre archi ribassati, poggianti su bassi pilastrini. La facciata cuspidata, segue la spiovenza del tetto e presenta un portale centrale di colore azzurro; il tetto è sovrastato da un campaniletto a vela con unica luce, munito di una piccola campana. Sulla fiancata sinistra si possono osservare una porticina laterale e un oculo circolare all’altezza del Presbiterio.
L’interno è suddiviso in quattro campate di cui l’ultima costituisce il presbiterio che si trova allo stesso piano della navata. La struttura muraria è caratterizzata da una certa irregolarità ed è ricoperta da intonaco sia esternamente che internamente rendendo impossibile l’identificazione dell’originale materiale di costruzione. Il pavimento è in cotto, di recente fattura, l’altare, in muratura e marmo, è stato realizzato recentemente.
In una nicchia centrale si trova la statua di San Priamo di scuola Lonesiana. È inoltre presente un’antica campana, appartenente alla vecchia chiesa di San Sebastiano, in cui sono raffigurate le immagini del Santo, della Madonna col Bambino, del Crocefisso e di San Giorgio col drago.
La festa si celebra la penultima domenica di agosto, in questa occasione la chiesetta viene aperta al pubblico per l’arrivo del Santo che viene trasportato in processione in su cocciu, cocchio trainato da buoi e addobbato a festa, dalla Cattedrale di Sant’Andrea fino alla chiesetta accompagnato dal canto de Is goccius.
 

 

Data pubblicazione: 08/04/2010
Data ultimo aggiornamento: 21/11/2013