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Stregoneria in Sardegna
 
Notizia del 30/08/2011
 
Stregoneria in Sardegna
 
Presentazione del libro di Simonetta Delussu. Relatore della serata sarà Giangiacomo Pisu, presidente dell'Accademia dei Nuraghi. Le letture saranno curate da Michela Girardi. Canzoni di Elena Usala. Musiche di Andrea Contu.
 

Comunicato stampa
Nella Piazzetta Roma, alle ore 20.00 del giorno 4 Settembre 2011, verrà presentato il libro Stregoneria in Sardegna -  di Simonetta Delussu. Relatore sarà Giangiacomo Pisu.
Alcuni passi del libro verranno letti da Michela Girardi e Antonio Ghironi, altri saranno musicati e cantati da Elena Usala. Le musiche verranno curate da Andrea Contu, suonatore di launeddas.
Durante la serata verrà proiettato il cortometraggio Panas di Marco Antonio Pani, con la collaborazione dell’ISRE – Istituto Superiore Regionale Etnografico.

Commento dell’autrice

"Passare l'infanzia a sentire storie vicino al fuoco con i nonni e vivere a contatto della natura pare quasi un sogno, ma a me è toccata questa fortuna. Dalla nostalgia per la mia infanzia, per le persone che non ci sono più e per l'amore verso la Sardegna nasce questo libro. Ho raccolto tante storie che sentivo e che vivevo e ho poi scoperto, pian piano, il lato più bello e misterioso che viveva e respirava nella terra che calpestavo e nei cari che piangevo. Sono andata così a cercare le mie radici, sentendo di far parte di un qualcosa che il tempo ingoiava facendo sparire brandelli del mio passato e del mio essere. Il libro tratta dei berbos e del loro cambiamento nel tempo. Ancora i riti dell’acqua in uso a partire dal prenuragico, quando venivano precipitati nei fiumi i corpi dei fanciulli, in un secondo tempo i teschi prelevati dall’ossario e infine San Bachisio che sostituisce Maimone il dio pagano. I riti funebri con la raccolta dei canti, vere e proprie poesie. Ancora alcune maschere femminili che ci richiamano alla discesa degli spiriti nel mondo ultraterreno. Ecco qual è stato il fascino di vedere e capire, sentire dalla viva voce qualcuno descrivere la processione dei morti mi ha riportato a sapori ormai dimenticati, ed è proprio per non perderli completamente che li  ho voluti raccogliere qui, perché tutto ciò che vive nella nostra memoria inganna la morte e diviene eterno.”