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Viaggio a Sud
 
Notizia del 04/10/2008
 
Viaggio a Sud
 
Prende il via la rassegna teatrale Viaggio a sud 2008
 

La settima edizione di Viaggio a Sud, in progamma al teatro San Francesco di Tortolì dal 4 ottobre al 29 novembre, avrà tre fili conduttori: la guerra, le donne, il lavoro. La guerra sarà quella raccontata da Davide Enìa in Maggio ‘43. Le donne avranno i volti di Rita Atzeri e Carla Orrù in S’Accabbadora, prima delle due produzioni di Anfiteatro Sud. La seconda, Le donne di casa Gramsci, si ispira a Le donne di casa Gramsci di Mimma Paulesu Quercioli. Le ansie, i drammi, le speranze dei lavoratori saranno rappresentati attraverso tre specchi: il primo è quello di Daniele Segre e del suo film Morire di lavoro; il secondo è quello di Renata Ciaravino e Veronica Cruciani che trattano il sempre attuale tema dell’emigrazione; il terzo è quello di Ulderico Pesce che racconta le lotte sindacali degli operai della Fiat di Melfi in FIATo sul collo. Ci sarà spazio anche per un giallo fuori dagli schemi. È Qui città di M, di Piero Colaprico, una riflessione aperta su Milano, città che nel giro di quindici anni ha cambiato radicalmente il proprio volto. La rassegna, curata da Susanna Mameli per Anfiteatro Sud, si avvarrà del patrocinio dell’Assessorato Pubblica Istruzione Spettacolo e Sport della Regione Autonoma della Sardegna, dell’Assessorato allo Spettacolo del Comune di Tortoli e dell’Assessorato Pubblica Istruzione Spettacolo e Sport della Provincia Ogliastra. Si comincia sabato 4 ottobre, con Maggio ‘43, spettacolo di e con Davide Enia, che si avvale delle musiche in scena di Giulio Brocchieri. Il lavoro dell’autore e attore palermitano trae linfa da una serie di interviste a uomini e donne che vissero in prima persona i tragici giorni del maggio 1943, con i bombardamenti alleati sulla Sicilia. La narrazione, come sempre in Enia, si muove sull’asse d’equilibrio della doppia lingua, italiano e siculo, quest’ultimo mai troppo stretto e fruibile anche dai non siciliani. Enia è uno dei più apprezzati rappresentanti del teatro d’impegno civile. Collabora con Report e ha riscosso un notevole successo su Radio 2, con Rembò, storia fantastica di un giovane talento del calcio rosanero. Sabato 11 ottobre, alle 17.30, sarà la volta di Daniele Segre e del suo film Morire di Lavoro, che indaga la realtà del settore delle costruzioni in Italia. Protagonisti sono i lavoratori e i familiari di lavoratori morti sul lavoro. Alla proiezione seguirà un incontro con il regista, al quale saranno presenti l’assessore regionale alla Sanità, Nerina Dirindin ed Enzo Costa, segretario generale della Camera del Lavoro di Cagliari. Il film sarà proiettato anche la mattina (ore 11) per le scuole superiori. Si prosegue giovedì 16 ottobre alle 21 con Qui città di M. di Piero Colaprico, con Arianna Scommegna, per la regia di Serena Sinigaglia. Il giallo parte dalla scoperta di due cadaveri, un uomo giovane e una donna di mezz'età, scoperti all'alba di un lunedì da un capocantiere. Colaprico, giornalista di Repubblica e scrittore di gialli (anche in coppia con Pietro Valpreda), si è occupato spesso di Milano e dei suoi probelmi. È stato lui a coniare il termine Tangentopoli. Venerdì 7 novembre, alle 21, la prima delle due produzioni di Anfiteatro Sud: S’accabbadora, di Susanna Mameli, spettacolo liberamente ispirato a Le Serve di Jean Genet. In scena le brave Carla Orrù e Rita Atzeri. La serva di Antonia, s’accabbadora, racconta i fatti della padrona, Antonia, figura crepuscolare e solitaria, sfuggente e schiva. Attraverso il filtro dei suoi pettegolezzi e dell’amore-odio che rivela verso la sua padrona, si leva l’immagine inquietante e castigata di Antonia, levatrice, donna delle medicine, e infine, colei che pone fine alle sofferenze dei moribondi. Lo spettacolo avrà due repliche l’8 novembre: alle 11 per gli istituti superiori e alle 21 per tutti. Si parla di emigrazione sabato 15 novembre (ore 21), con Ballare di Lavoro di Renata Ciaravino, con la regia di Veronica Cruciani. In scena la stessa Cruciani e Alessia Berardi raccontano una storia che si dipana lentamente su differenti piani temporali. La figlia, nel presente, si appresta a preparare le cose che saranno utili durante il viaggio che la attende. La madre, lontano nel tempo, restituisce la storia di un popolo, di un paese nel periodo delle grandi migrazioni. Fatti realmente accaduti, pervenuti a noi attraverso le voci di chi li ha vissuti. Antonio Gramsci è ancora protagonista di uno spettacolo di Viaggio a Sud. L’anno scorso, il pensatore di Ales fu ricordato in occasione del settantesimo anniversario della morte. Sabato 22 novembre, alle 21, andrà in scena Casa Gramsci, liberamente ispirato a Le donne di casa Gramsci di Mimma Paulesu Quercioli. Lo spettacolo, coprodotto da Anfiteatro Sud e dal Crogiuolo, vede in scena Carla Orrù, Serafino Puncioni, Rita Atzeri e Ignazio Piu. La regia è di Susanna Mameli. L’autrice, Mimma Paulesu Quercioli, è figlia di Teresina, sorella prediletta di Antonio Gramsci. L’ultimo appuntamento della settima edizione di Viaggio a Sud è con Ulderico Pesce. Sabato 29 novembre (ore 21), andrà in scena FIATo sul collo, i 21 giorni di lotta degli operai della Fiat di Melfi. Lo spettacolo, sonorizzato dalel muscihe degli estrosi Têtes de Bois, è il racconto irridente e appassionato, in forma di monologo e nel solco del teatro di narrazione, di una vita costruita sulla speranza di un lavoro che mina ogni legame e sicurezza. La scrittura, apparentemente leggera e ironica, affonda nella crudezza cronachistica degli scioperi alla Fiat di Melfi e nella disperazione delle prospettive future.