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Ordinanze per la riapertura dell'area sterrata a Orrì, archiviata denuncia per abuso d'ufficio
 
Notizia del 12/07/2018
 
Ordinanze per la riapertura dell'area sterrata a Orrì, archiviata denuncia per abuso d'ufficio
 
 

E' stata disposta l'archiviazione, dal Giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Lanusei, per il procedimento a carico del Sindaco Massimo Cannas e della Comandante della Polizia Locale Marta Meloni, per presunto abuso d'ufficio dopo la denuncia di alcuni privati a seguito della riapertura a pubblico utilizzo dello sterrato antistante la seconda spiaggia di Orrì.

 

Le ordinanze emesse la scorsa estate dal Comune si erano rese necessarie per assicurare il transito in sicurezza alle persone e ai veicoli, a causa dell’improvvisa chiusura con una recinzione dello sterrato che collega la strada di Orrì e l’area demaniale, in piena stagione turistica. Un bene utilizzato da sempre dalla comunità e considerato indispensabile nel periodo di maggior afflusso turistico sia per ragioni di sicurezza della circolazione, che di ordine pubblico.

 

Il giudice disponendo l’archiviazione del provvedimento ha stabilito che non vi sono “elementi costitutivi del reato di abuso d'ufficio, sia sotto il profilo dell'ingiustizia del vantaggio patrimoniale sia sotto il profilo dell'elemento psicologico”.

 

L’amministrazione accoglie positivamente la sentenza ribadendo che in questa vicenda il Comune ha sempre agito con l’unico obiettivo di tutelare gli interessi della comunità oltre che per fini di incolumità e sicurezza pubblica, senza alcun pregiudizio.

 

Circostanza che invece ha portato a una serie di effetti giuridici: il ricorso al Tar da parte dei privati che nella sentenza di primo grado ha annullato le ordinanze non ritenendo adatto il procedimento amministrativo utilizzato dall’ente, senza però pronunciarsi nel merito di proprietà e diritti vari; alla denuncia per abuso d’ufficio del Sindaco per la quale era stata già chiesta l’archiviazione del Pm lo scorso febbraio e confermata con la sentenza del Giudice il 10 luglio. Infine, un secondo ricorso al Tar da parte degli stessi privati contro il Suape che aveva negato l’autorizzazione alla realizzazione di recinzione e relativi cancelli nel piazzale per realizzare un’attività di parcheggio.

 

Anche su questa vicenda il Comune proseguirà con massima trasparenza e correttezza nel suo lavoro come sempre ha agito fino ad ora e con l’unico fine della tutela della comunità.