Sito istituzionale Comune di Tortolì Comune di Tortoli Comune di Tortoli

Dettaglio notizia

Intitolato
 
Notizia del 24/03/2018
 
Intitolato "A Carlotta e Daniela e a tutte le bambine e i bambini vittime di violenza" il parco giochi in piazza Rinascita
 
 
I palloncini bianchi liberati dagli studenti volano in cielo al nome di Carlotta e Daniela, giù il velo alla targa dedicata alle due sorelline e a tutti i bambini e le bambine vittime di violenza. Attimi emozionanti questa mattina durante la cerimonia di intitolazione del parco giochi in piazza Rinascita, iniziativa promossa dalla Commissione Regionale per le Pari Opportunità nel perseguire le proprie finalità di sensibilizzazione contro ogni forma di violenza di genere, e accolta con favore dall’Amministrazione Comunale.  
 
Presenti mamma Pinuccia, il fratellino e i familiari delle due sorelline di 7 e 9 anni scomparse drammaticamente il 26 agosto 2002; numerose autorità civili, militari, religiose, studenti delle scuole medie e superiori e tanti cittadini.
 
Un luogo simbolo dove Carlotta e Daniela verranno celebrate ogni giorno dal sorriso e dalla gioia dei bambini che qui verranno a giocare. Ma anche la testimonianza di un dramma che non deve più ripetersi.
 
 
“Questa intitolazione è un appello alla società e alle istituzioni perché accresca l’impegno, responsabile, per fermare il fenomeno della violenza di genere, che non accenna a diminuire e anzi si presenta in forma sempre più grave, come raccontano quotidianamente le cronache – ha detto in apertura della cerimonia la referente ogliastrina della CRPO, Rosa Maria Millelire. 
 
A prendere parola è stata poi Annalisa Lai, Presidente del Centro Antiviolenza Mai Più Violate di Tortolì e referente per l’Ogliastra della CRPO che ha sottolineato l’importanza del ruolo dell’adulto per prevenire e contrastare la violenza: “La maggior parte dei bimbi vive questa condizione in silenzio perché non si creano le condizioni relazionali e di ascolto che permettono loro di mettere in parole la violenza. Spetta quindi a noi adulti dargli voce, garantire e tutelare i loro diritto di essere ascoltati”.
 
“Quando la commissione ha proposto l’iniziativa, condivisa da subito dai familiari, abbiamo accolto con piacere e tutti abbiamo pensato di porre il ricordo di Daniela e Carlotta in questo parco giochi" – ha affermato il Sindaco Massimo Cannas-. Riteniamo con questa targa che qui, dove la gioventù si affaccia, la loro memoria si tenga viva oggi e per le future generazioni”.
 
Toccante è stato l’intervento del Parroco Don Giorgio Cabras che il 26 agosto 2002 celebrò le esequie delle bambine: “Sono passati 16 anni da quel giorno ma sembra che il tempo si sia fermato, c’è stata una cappa di innaturalità sulla città. Continuiamo a chiederci il perché, e non vogliamo più che accadano queste cose. Ma per far sì che non si cada nella retorica non possiamo esimerci dal dovere della memoria e dall’obbligo della responsabilità di fare di tutto perché il dramma non accada più, ognuno di noi, facendo la propria parte."
 
Fra i presenti è intervenuto il Procuratore Capo presso il Tribunale di Lanusei Biagio Mazzeo che ha sottolineato l’importanza della prevenzione: “E’ necessario tenere gli occhi aperti su ciò che avviene intorno a noi. Un fatto di una violenza così inaudita difficilmente avviene senza segni premonitori. La prevenzione a questi fatti avviene con la collaborazione, occorre fare rete. Con il Centro Antiviolenza Mai più violate di Tortolì e con la procura –ha annunciato- abbiamo avviato un percorso per un protocollo di collaborazione finalizzato ad agevolare il contatto con le vittime di violenza, che spesso hanno paura di denunciare".
 
L’appello è dunque prevenire: quando si colgono segni premonitori, quando ci si trova di fronte a crisi familiari, bisogna intervenire.
 
Fra i Magistrati e Giudici presenti, anche l’intervento del giudice della Corte di Assise di Cagliari Giorgio Altieri: “ Quando succedono questi drammi si pensa ad una pazzia, il gesto di un folle, ma non lo è. Purtroppo è un gesto che deriva da una matrice culturale insita nella società: l’omicidio per ragioni di genere nasce da un  modo distorto di affrontare le relazioni, che vede la donna e i figli come possesso. E’ necessario combattere questa percezione dei rapporti. “
 
Angela Lai, sorella della mamma di Carlotta e Daniela e zia delle piccole: “Mantenere vivo il ricordo di vittime innocenti nella collettività, associare ai loro nomi in un luogo preciso significa salvaguardare il diritto al ricordo, fissarlo nella memoria e sottolineare nella dimensione pubblica un dramma privato. La scelta di intitolare il parco ha anche un grande valore pedagogico: questo è il luogo del gioco per i bambini, Carlotta e Daniela saranno celebrate ogni giorno dai bimbi che ravviveranno questo luogo con le loro risate”.
 
Ha sottolineato però che queste iniziative vanno accompagnate da azioni di prevenzione di questi fenomeni: tutelare le donne e i bambini, celerità nei processi, certezza della pena, centri di sostegno e accoglienza per le donne e i loro figli vittime di violenza. Alla base, per contrastare questo fenomeno, è l’educazione che deve partire dalla famiglia e dalla scuola e promuovere il rispetto dell’altro.
 
L’ultimo intervento, il più toccante, è stato affidato a Daniele, 12 anni, il fratellino di Carlotta e Daniela: “Avrei voluto conoscere le mie sorelline e averle al mio fianco. So che mi avrebbero portato in questo parco nel cuore del paese a giocare. Anche a loro sarebbe piaciuto tantissimo”.
 
 
Addetta Stampa
Comune di Tortolì