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 Reis, il reddito di inclusione sociale. Se n'è parlato in un convegno organizzato dal Plus Ogliastra al teatro San Francesco
 
Notizia del 19/10/2016
 
Reis, il reddito di inclusione sociale. Se n'è parlato in un convegno organizzato dal Plus Ogliastra al teatro San Francesco
 
 

Lo scorso 2 agosto la regione Sardegna ha approvato la proposta di legge che istituisce il Reis (Reddito inclusione sociale), come misura di contrasto all'esclusione sociale e alla povertà. 

 

Di questo nuovo importante e necessario strumento si è parlato recentemente in un convegno di approfondimento al teatro San Francesco, organizzato dal Plus Ogliastra, ente capofila del comune di Tortolì. Presenti il Sindaco e colleghi dei comuni ogiliastrini, vari amministratori, il Consigliere regionale Franco Sabatini moderatore del dibattito, il relatore della legge il consigliere regionale Luca Pizzuto, la Dottoressa Stefania Manca, Direttore Generale delle politiche sociali dell’Assessorato Regionale dell’Igiene e Sanità e dell’Assistenza Sociale, e numerosi operatori del settore.

 

Il convegno è stato l’occasione per prendere consapevolezza e approfondire la conoscenza degli interventi programmati dalla Regione Sardegna, nonché dell’ammontare delle risorse economiche disponibili al fine di operare attivamente al contrasto della povertà.
 
 
La Sardegna è la prima regione italiana a soddisfare la richiesta della Commissione Europea che chiede ai Paesi membri di istituire uno strumento concreto in grado di consentire ai più poveri di disporre di risorse e prestazioni sufficienti per vivere. L’obiettivo della legge è portare le famiglie in difficoltà all'autosufficienza  economica attraverso sussidi, ma per evitare che l’assegno solidale si trasformi in assistenzialismo, i beneficiari sono tenuti a sottoscrivere un patto con la Regione e impegnarsi a partecipare ad un percorso finalizzato all'emancipazione mirato all’inserimento formativo e/o scolastico o a lavorare per la comunità, attraverso programmi d’intervento pianificati dai Plus. Non a caso la misura a sostegno dei più poveri in sardo si chiama «Aggiudu torrau», aiuto restituito.
 
 
Gli uffici di piano avranno un ruolo cardine, dovranno insieme al comune di residenza, in raccordo con gli altri soggetti coinvolti, progettare per ciascun beneficiario della misura il patto di inclusione sociale che consiste in un piano personalizzato di interventi finalizzati al sostegno e all'emancipazione dell'individuo.
 
 
Il sussidio rappresenta una misura complementare e aggiuntiva rispetto al Sia, il Sostegno di inclusione attiva, che prevede l’erogazione di un beneficio economico per le famiglie in condizioni economiche disagiate e nelle quali almeno un componente sia minorenne oppure sia presente un figlio disabile o una donna in stato di gravidanza accertata.