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Sfiducia al sindaco Lerede
 
Notizia del 27/11/2013
 
Sfiducia al sindaco Lerede
 
Domenico Lerede sfiduciato da 11 consiglieri: "oggi si ferma l’impegno su tutti i fronti. Ai dimissionari la responsabilità di spiegare il blocco dell’attività amministrativa". In arrivo il commissario prefettizio.
 
TORTOLIì 27.11.13 - “E’sufficiente dare uno sguardo ai punti all’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale, alle delibere di giunta, all’elenco dei finanziamenti ottenuti e degli appalti in corso per smentire l’azione di sfiducia degli 11 consiglieri dimissionari” – queste le dichiarazioni del sindaco di Tortolì Domenico Lerede a pochi istanti dalla sfiducia di 11 consiglieri – “La Giunta comunale voleva portare a buon fine gli interessi dei tortoliesi, difendere i loro diritti e completare il suo mandato. Per me, come sindaco e cittadino questi sono un valori assoluti da sostenere sempre e in ogni condizione. Forse per i 7 dimissionari e i loro nuovi 4 accoliti, sono invece una virtù relativa, da puntellare con maggiore o minore intensità secondo gli umori,  le simpatie e le esigenze personali. In un momento in cui avremo dovuto godere dei risultati nell’interesse comune è prevalsa l’invidia, sentimento annoverato tra i sette vizi capitali. Si è ragionato per termini di pancia e non di testa, di simpatie e non per capacità. Si è lavorato ponendo condizioni da rispettare senza alternative.
 
Oggi con la sfiducia al sindaco, si ferma l’impegno su tutti i fronti aperti, a cominciare dalle vertenze industriali delle aree ex cartiera fino alla definizione del piano regolatore portuale, passando per la chiusura della vicenda aeroporto e le partite in discussione con la Regione per la conclusione del PUC. Il lavoro fatto è davanti agli occhi di tutti mentre gli assenti ingiustificati in tema di proposte concrete, sono coloro che come i consiglieri dissidenti, pensano che per risolvere i problemi dei tortoliesi sia sufficiente ripetere la cantilena delle dimissioni. 
 
Credo che gli 11 che oggi hanno rimesso il loro mandato siano stati dei pavidi, si dovranno assumere la responsabilità di non avere votato il bilancio, dovranno spiegare ai cittadini il perché del blocco dell’attività amministrativa che si tradurrà in una serie di svantaggi a cominciare dal commissariamento e la conseguente applicazione delle aliquote massime per i servizi alle persona.  Purtroppo i dimissionari hanno dimenticato che negheranno per mesi la realizzazione di progetti importanti a chi li aveva votati, solo a causa di un patto scellerato che fermerà Tortolì e il suo sviluppo. Il Comune era impegnato a progredire con i progetti che avevamo condiviso insieme e questo confronto si sarebbe concluso se non ci fosse stata l’interruzione traumatica della legislatura. Avremo dovuto lavorare tutti in nome di un unico obiettivo, la difesa del bene più caro: il futuro della nostra cittadina e dei nostri figli. 
 
A breve, insieme agli assessori e ai consiglieri che mi sono rimasti accanto, convocherò una conferenza stampa nella quale verranno smentite le poche verità di cui si stanno facendo scudo i dimissionari per giustificare il loro “non operato”. Le loro parole saranno facilmente dimostrabili con atti formali che lasceremo poi al giudizio dei cittadini”.   
 
Comune di Tortolì
Ufficio Stampa