Cinquecento bambini hanno partecipato al Giorno del Gioco 2013 nel cortile della scuola primaria centrale e nella via Monsignor Virgilio chiusa al traffico delle macchine.
TORTOLI’ 03.06.2013 - “Bisogna vivere il gioco all’aperto, incoraggiare la socializzazione e far capire che l’attività fisica è fonte di salute per oggi e per il futuro”. Lo ha detto la consigliera con delega alle Politiche Giovanili Rita La Tosa, illustrando l’iniziativa odierna del Giorno del Gioco. “Questo evento è un simbolo per i ragazzi e per la nostra e la loro cultura”.
La manifestazione risponde alle richieste che il Consiglio del Bambini e delle Bambine ha presentato negli anni scorsi, durante le sedute istituzionali. La proposta dei piccoli amministratori era ed è tuttora, rivolta a una maggiore attenzione al gioco all’aperto e alla creazione di spazi che escludano il traffico automobilistico. Anche quest'anno oltre le Politiche Giovanili la cui delega è stata distribuita alla consigliera Rita La Tosa, il Giorno del Gioco ha visto coinvolto l’assessorato alla Pubblica Istruzione con la consigliera delegata Laura Pinna.
Partite di pallavolo, corsa con i sacchi, tiro alla fune, salto con la corda, la campana sono solo alcune delle discipline che hanno caratterizzato l’evento. La socializzazione è stato il primo obiettivo dell’appuntamento per accrescere il bagaglio del sapere. Questa mattina hanno giocato nel piazzale e nella via Monsignor Virgilio anche le mamme, le nonne e le insegnanti.
I bambini hanno chiesto all'amministrazione comunale di istituzionalizzare il Giorno del Gioco con una delibera che la Giunta ha prodotto nel maggio del 2011. “I diritti non sono capricci: il gioco per noi è vita – hanno affermato i piccoli amministratori durante le sedute del CdB - Giocando insieme ci conosciamo meglio e se non giochiamo ci sentiamo soli”.
“L'attenzione deve essere indirizzata verso un'ampia riflessione – ha detto Maurizio Murino coordinatore del CdB - i bambini oggi hanno molte più opportunità e strutture rispetto a trenta, quaranta anni fa ma a loro sta venendo a mancare una cosa fondamentale: il tempo libero e il gioco libero. I bambini sono stati allontanati dalle strade e si è consolidata la tendenza a strutturare sempre di più il tempo libero, che perde la sua natura, con attività organizzate e gestite dagli adulti in luoghi protetti e a pagamento. In Italia – ha concluso il pedagogista - solo il 6,6% dei bambini tra i 3 e 10 anni gioca in strade poco trafficate, solo 1 bambino su 10 si trova spesso nella condizioni di non avere niente da fare: sembrerebbe che anche ai bambini è imposta la scansione frenetica dei tempi propria degli adulti. Per questo è fondamentale restituire loro la libertà”.
Hanno partecipato come volontari i Nonni Vigile, La croce Verde e i ragazzi del Servizio Civile Nazionale senza i quali non sarebbe stato possibile realizzare l’evento.
