"La pianificazione riguardante la zona di Orrì è stata una soluzione approntata e proposta dai tecnici incaricati della redazione del PUC, sulla base delle indicazioni formulate già da alcuni anni prima dal prof. Deplano: ciò soprattutto per quanto concerne la delimitazione dell’area, più colpita e degradata dalla presenza di numerosi abusi edilizi (per una cubatura di oltre 55.000 metri cubi nel 2008), da sottoporre ad un piano di riqualificazione.
Questa necessità era stata discussa e rappresentata dal Professore, in riunioni cui hanno partecipato non solo la maggioranza ma persino l’opposizione consiliare, senza che alcun consigliere manifestasse la sua contrarietà. Chiunque affronti con serietà il problema dell’abusivismo, senza farsi false illusioni sui mezzi per contrastarlo, arriva alla conclusione che la riqualificazione sia un passaggio obbligato, che già altri Comuni Sardi stanno affrontando con successo, sia pure tra le inevitabili difficoltà.
Il Piano di riqualificazione è ancora tutto da studiare e da scrivere, ma esso dovrà muovere da alcuni punti fermi, quali innanzitutto la tutela integrale della fascia dei 300 metri dal mare, con l’adozione di soluzioni mirate a restituirla all’uso e pubblica fruizione.
Per la riuscita del Piano è indispensabile prevedere una dotazione volumetrica dell’area interessata dall’abusivismo (non di 300.000 mc, ma al massimo di 180.000 mc, ivi compresa quella già esistente), anche per evitare disparità di trattamento tra chi ha costruito abusivamente e chi finora ha conservato inedificata la sua proprietà e che sarà chiamato a includere le proprie aree nel Piano, per consentire la riuscita delle operazioni di perequazione.
Per quanto concerne la restante pianificazione su Orrì, i tecnici hanno spiegato all’intera maggioranza, con dovizia di argomentazioni, che il rispetto del Piano paesaggistico non consente utilizzi dei suoli diversi da quelli proposti con il PUC.
Tutti i componenti dell’amministrazione hanno contribuito allo stesso modo al piano, e nessuno ha avuto un potere decisionale superiore agli altri: il lavoro è stato sempre svolto in riunioni di maggioranza e i tecnici alla maggioranza hanno consegnato gli elaborati e le relazioni.
In ogni caso, non si ha ancora notizia di quali siano le proposte e le soluzioni migliorative proposte dai due consiglieri, tanto che è lecito dubitare che ne abbiano alcuna.
La loro posizione dell’ultima ora sembra più dettata dalla preoccupazione di non riuscire a mantenere qualche promessa elettorale di troppo fatta negli ultimi mesi.
Ciò che è inaccettabile è che si presenti la pianificazione di Orrì come una sorta di truffa o raggiro posto in essere a loro insaputa dal sindaco o dagli altri assessori e consiglieri comunali.
Per quanto concerne il Progetto Janas, ricordo che proprio i due “dissidenti” sono sempre stati tra i suoi maggiori sostenitori, in tutte le riunioni di maggioranza e anche di consiglio comunale. Basta andare e rileggere il verbale del recente Consiglio comunale in cui si affrontò il problema delle cubature di Janas in relazione a possibili limitazioni che potevano derivarne sul PUC, in cui i due ribadirono che Janas doveva essere realizzato, soluzione questa caldeggiata anche dall’opposizione consiliare.
Quanto all’Intesa, voglio solo ricordare che è stata promossa da tutta la giunta all’unanimità dopo aver sentito in merito l’intera maggioranza. È diffamatorio che oggi questi atti cui tutti hanno consapevolmente partecipato, vengano presentati alla popolazione come operazioni poco trasparenti”.
Comune di Tortolì
Ufficio Stampa
