Questa amministrazione ha avviato da mesi diverse azioni per garantire il mantenimento del servizio di asilo nido, che fino ad oggi è costato alle casse comunali ben 350 mila euro l’anno. Subito dopo l’approvazione del bilancio lo scorso aprile con un impegno deciso parte della giunta, dell’ufficio finanziario e scolastico si è svolto un certosino lavoro per individuare le risorse necessarie per proseguire il servizio. Un’operazione non facile in un bilancio provato da continui tagli e gravato da pesanti debiti ereditati dal passato dovuti a una serie di espropri.
Nel mese di luglio si è tenuto poi un incontro in Comune con i genitori degli alunni e la cooperativa che gestisce l’asilo nido dove è stato assicurato ai presenti che l’amministrazione stava proseguendo con tutte le attività necessarie al reperimento di tali fondi.
L’articolo comparso ieri sull’Unione Sarda “L'Unione dei Comuni lancia un salvagente all'asilo nido” non fornisce un quadro complessivo della situazione. Fra le varie azioni per dare continuità al servizio è stata infatti – anche – fatta richiesta (così come da parte degli altri enti aderenti all’Unione dei Comuni) del non pagamento della quota per l’annualità 2018/2019.
Si coglie l’occasione dunque per ringraziare l’Unione dei comuni per aver accordato a tutti gli enti aderenti il non pagamento di tale quota, a fronte anche dell’attuale inattività dell’ente. Si precisa comunque che si tratta di una percentuale ancora da definire, che darà un po’ di ristoro alle casse comunali e servirà insieme a tutte le altre risorse messe in campo dalla macchina amministrativa ad arrivare alla cifra necessaria a coprire il costo totale del servizio.
L’amministrazione comunale insieme agli uffici di competenza sta dunque portando avanti una serie di variazioni al bilancio che permetteranno il mantenimento dell’asilo nido, e di cui verrà data notizia non appena verranno formalizzati gli atti.
