L’Amministrazione Comunale di Tortolì sta prendendo in esame la tematica dei parcheggi a pagamento in seguito ai dati raccolti dal Piano del Traffico a cui il Comune insieme ad un’equipe di esperti sta lavorando. << La necessità di istituire le aree di sosta a pagamento – spiega il Sindaco Marcella Lepori – nasce dai risultati dello studio che ha evidenziato come in certe ore del giorno, in particolare la mattina e il pomeriggio, nella nostra Città sia difficile trovare parcheggi liberi. Sia per i residenti che per chi arriva da fuori e ha la necessità di spostarsi per i negozi o per i pubblici uffici, Tortolì offre poche possibilità di trovare un parcheggio. Questo dato oggettivo – ha sottolineato il Primo cittadino - ci ha fatto riflettere su quanto i commercianti in primis, possano essere danneggiati da queste difficoltà. La nostra indagine – ha continuato Marcella Lepori – ha evidenziato come nelle vie del centro storico, spesso e volentieri le persone siano perfino dissuase dall’entrare nei negozi proprio perché costrette a parcheggiare molto lontano per poi spostarsi a piedi con le buste e il carico della spesa. Le motivazioni che ci portano a ragionare oggi sulla possibilità d’istituire questo, nuovo sevizio – ha continuato il Sindaco - non possono dare seguito a nessun allarmismo in merito. La nostra Città e vogliamo rassicurare tutti, non potrà mai diventare una “distesa” di posteggi a pagamento, è la legge che impedisce che questo accada, poiché ogni amministrazione che istituisce questo servizio è obbligata, secondo le prescrizioni del Codice della Strada, ad istituire per ogni percentuale di parcheggi a pagamento un medesimo numero di parcheggi liberi. Per questo – afferma Marcella Lepori - è giusto diffondere notizie corrette, e non fare credere che le aree di sosta a pagamento siano l’unica possibilità che il Comune sarà in grado di offrire. Allo stesso modo non vogliamo e non crediamo che questo potrà mai danneggiare i commercianti del centro, anzi sarà un metodo per favorirli ed aiutarli, così come accade nelle grandi città in tutto il mondo dove i parcheggi a pagamento sono una realtà e dove i commercianti escogitano delle iniziative interessanti per attirare i clienti come ad esempio quella di offrire a quelli più affezionati i cartoncini per il parcheggio prepagato, invitandoli a venire nei loro negozi senza costringerli a pagare la sosta >>.
Inoltre sottolinea Marcella Lepori: << Il parcheggio a pagamento non ha colore politico, non è di destra né di sinistra, risponde solo elle esigenze di razionalizzazione del traffico e preghiamo i cittadini di non cadere nella trappola di chi vuole far credere che il servizio inciderà sulle tasche dei meno abbienti, perché non vediamo come possano essere solo le persone più povere a lasciare le loro macchine nelle aree a pagamento. Per quanto riguarda il Lido di Orrì, - dice il Primo Cittadino - ricordo semplicemente che l’Amministrazione Comunale spende ogni anno tanti soldi per reperire le are di sosta, quattrini che non possiamo più permetterci di sborsare senza trovare almeno un minimo rientro, altrimenti costringeremo ogni amministrazione che arriverà in futuro a gestire il disastro economico che anche noi abbiamo ereditato. Oggi non si può più pensare di affrontare delle spese per offrire dei servizi senza preoccuparci di trovarne una remunerazione >>.
A chi critica l’iniziativa il Sindaco ricorda: << I centri balneari delle altre città d’Italia hanno istituito le soste a pagamento e talvolta la tassa per l’accesso alla spiaggia. Non faremo pagare l’accesso al litorale ma talvolta, alcune misure seppur minime, servono a salvaguardare l’ambiente ed il territorio. Vorremo preservare il Lido di Orrì dal parcheggio selvaggio, conservare l’habitat che lo circonda. A tale proposito ad esempio sarà nostra intenzione affiancare oltre al servizio di sosta a pagamento anche un servizio di bus-navetta dalla Città diretto alle spiagge >>.
Sulla questione parcheggi a pagamento un’ultima spiegazione del Primo Cittadino che aggiunge: << Giunta e maggioranza riflettono pacificamente sulla questione, a volte ci sono diverse opinioni come accade in ogni famiglia e come tali le nostre divergenze non debbono trovare per forza spazio o allarmismo nelle colonne dei giornali >>.
Tortolì 19.02.2008
Ufficio Stampa
