TORTOLI', 2 DICEMBRE 2015. Prosegue la mobilitazione dell’Ordine degli Avvocati del Foro di Lanusei contro la paventata chiusura del Presidio di legalità ogliastrino. Fra alcuni giorni, la commissione Vietti presenterà la riforma che prevede una nuova revisione geografica giudiziaria. Secondo, questa, il tribunale di Lanusei rischierebbe di essere accorpato a Nuoro o Cagliari.
Dopo l'incontro pubblico tenutosi ieri presso la sala consiliare del comune di Lanusei, questa mattina Sindaci e consiglieri comunali d’Ogliastra, avvocati, magistrati, autorità civili e religiose, si sono incontrati con i cittadini al teatro San Francesco di Tortolì, per discutere sulle gravi conseguenze che ne deriverebbero per la popolazione con la soppressione del Presidio di legalità in Ogliastra. Terzo appuntamento della serie di iniziative di protesta sarà domani a Cagliari e venerdì 4 Dicembre a Jerzu.
E' intervenuto il Sindaco Massimo Cannas che ha ribadito come la soppressione del tribunale ogliastrino scatenerebbe un effetto domino devastante che comporterebbe la perdita a catena di altri servizi indispensabili per il territorio, in nome di una razionalizzazione “apparente” dei costi.” Il Sindaco di Lanusei Davide Ferreli, il Presidente del Consorzio Industriale Beniamino Lai e Salvatore Nieddu delegato per Confindustria Sardegna Centrale, concordi nell'evidenziare la necessità di un impegno comune del territorio in nome di questa "battaglia" per salvaguardare i servizi essenziali dell'Ogliastra.
Il Presidente del Foro di Lanusei, Gianni Carrus ha aperto il dibattito sottolineando i risultati importanti che il tribunale ha ottenuto in questi anni: fra i primi ventisei uffici giudiziari in Italia e terzo nel meridione in termini statistici di definizione dei procedimenti. Un’eccellenza che, nel caos giudiziario italiano, rischia di essere cancellata, a causa di una riforma di revisione geografica che non tiene conto delle specificità dell’Ogliastra e del suo isolamento.
La soppressione o l'accorpamento del presidio di legalità comporterebbe conseguenze negative che ricadrebbero su tutta la popolazione, con ulteriori disagi e costi che andrebbero a gravare sui singoli cittadini costretti per qualsiasi pratica, udienza o formalità a recarsi a Cagliari o Nuoro. Una vera e propria discriminazione nei confronti dei cittadini ogliastrini che, per esercitare i propri diritti sarebbero costretti ad affrontare lunghi viaggi, in assenza di una rete di trasporti pubblici adeguata.
Sono proprio le conseguenze nefaste che questa riforma comporterebbe che si vogliono portare all’attenzione del legislatore nazionale, in questa serie di iniziative che vedranno il culmine della protesta nella giornata di mobilitazione generale, prevista per il prossimo venerdì 11 dicembre a Lanusei.
UFFICIO STAMPA
COMUNE DI TORTOLI'